ASOLO INVISIBILE

Come far vedere l’invisibile? Su questa domanda poggia le sue basi la ricerca alla base del volume Asolo invisibile. Gli acquedotti in cunicolo romano e medievale. Un progetto nato da un’idea di Cristina Mondin, archeologa e manager del Museo Civico di Asolo, e curato dal Museo Civico di Asolo che, attraverso preziosi documenti d’archivio e fotografie, svela al pubblico i due antichi acquedotti del borgo trevigiano: la Bot, un doppio cunicolo scavato sulle pendici del Monte Ricco e costruito dalle abili menti degli ingegneri romani nel I secolo d.C., e il Gattolo, anch’esso interrato e realizzato in epoca medievale.

Entrambi gli acquedotti sono stati recentemente ispezionati grazie al supporto degli speleologi di Treviso Sotterranea e del Gruppo Speleologico San Marco, che hanno concesso una documentazione fotografica precisa e ricca di dettagli dello stato attuale. Fondamentale la ricerca d’archivio svolta a partire dal 2020 e che viene integralmente riportata all’interno del volume. All’interno del regesto infatti, ultima sezione del libro, trovano luogo le trascrizioni di tutti i documenti reperiti sui due acquedotti a partire dal 1261: un lavoro di grande prestigio e che restituisce all’intera cittadinanza documenti difficilmente accessibili e leggibili.